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Spesso Dehon apporta da Roma un regalo per Marthe e continuamente chiede ai suoi genitori di dare a Marthe alcune caramelle "perché non dimentichi suo zio" - ovviamente la simpatia della nipote verso di lui è più importante dei denti...
Lo stesso affetto, ma un altro stile e un altro contenuto, appaiono nelle lettere degli anni 90. Nel frattempo Marthe ha due bambini (Henri e Jean). Nel 1892 André Malézieux cade gravemente malato e muore nel mese di giugno del 1893. In questo periodo Léon Dehon scrive regolarmente alla sua nipote per incoraggiarla e per orientare la sua attenzione ai bambini ed alla sua fede.
"Ho pregato molto per voi a Lourdes. Continuerò a pregare la Santa Vergine per la salute di André. Domani spedirò una piccola statuetta benedetta della Nostra Signora di Lourdes a André, la quale potrà sempre portare con sè nella sua tasca. Anzitutto: Non ci scoraggiamo nelle prove che dobbiamo affrontare. La migliore consolazione ci viene dalla religione. La distrazione e le feste ci fanno dimenticare le sofferenze per qualche ora, ma poi le ritroviamo anzi più sensibile e dolorose. L' unico rimedio efficace è la preghiera, la lettura devota e l'abbandono alla Provvidenza." (30.8.1892) Parla ovviamente colui che a sofferto tanto negli anni 80 e 90.
Dopo la morte del marito di Marthe, Léon Dehon cerca di consolarla, a volte usando l'umore: "Penso spesso ai due birbanti. Più tardi anche loro andranno visitare l'Italia e si istruiranno intorno ai grandi ricordi dei tempi passati. Roma è interessante soltanto per quegli spiriti maturati dallo studio. Jean apprezza il bell'Arlecchino delle Tuileries più delle grandi rovine del Colloseo. E inoltre ho il sospetto che preferisce i monumenti creati dagli eccellenti pasticcieri di Parigi a quelli costruiti dagli architetti a Roma. Un abbraccio per questi cari piccolini e un saluto cordiale per tutti voi." (10.3.1894) |
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