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Il padre - seguito

Jules Dehon appartiene a quella generazione francese che per la prima volta e nel modo più efficace è stata scristianizzata dall'insegnamento pubblico. L'intero orientamento vocazionale o professionale di Léon Dehon è fonte di dispute infinite, quando per esempio Léon per la prima volta sta per comparire a La Capelle in sottana; la stessa incomprensione quando Léon fonda l'Istituto St. Jean e la Congregazione e cosi pone fine ai sogni di suo padre per una carriera ecclesiastica.

D'altra parte, ricordando queste difficoltà, non si deve perdere di vista il fatto che la resistenza del padre ha fatto maturare la decisione del figlio per il suo camino. Inoltre gli studi ed i viaggi, che sono stati fondamentali per lo sviluppo personale di Léon Dehon, andavano sempre sul conto del padre - un fatto, che anche Léon Dehon nelle sue memorie intende riconoscere. Il figlio lungo la sua vita conserva un atteggiamento affettuoso e profondo per suo padre, atteggiamento che probabilmente è più essenziale delle difficoltà sopra sviluppate. Così Léon Dehon in una lettera all’occasione della morte di Jules Dehon:

“Il mio povero padre fino alle fine si mostrò con una fede e una carità ammirevole. Ci consolò tutti e ci nascondeva le sue sofferenze. Si era comunicato il giovedì. Ieri aveva ricevuto l’estrema unzione. Fino all’ultimo momento rimase dolce, affabile e paziente. Ci ha fatto un congedo commovente. ‘Parto, disse, con la fiducia che i miei figlio conserveranno l’onore del mio nome.’ Disse questo con grande nobiltà tendendoci le due mani. Ha fatto generosamente il suo sacrificio. ‘Vi amo veramente, disse, però sono felice di andare a vedere Dio.’ La benedizione di Dio fu sensibile presso questo letto di morte.” (Lettera al P. Falleur, 10.2.1882)




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